Page 14 - Bollettino di Numismatica - Materiali n. 75-2019
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Roma, Museo Nazionale Romano                                           Collezione di Vittorio Emanuele III

              Bollettino di Numismatica, Materiali 75 (2019)                                 M. Chimienti - G. B. Vigna




                 7 .  Occorrendo per servizio della Città battere quattrini minuti, bolognini e mezzi bolo-
                     gnini, sia obbligato a batterli a mano di rame schietto e buono, e del peso di N. 152
                     per ogni Libbra di Bologna, e di cinque al baiocco, e li bolognini e mezzi bolognini a
                     proporzione […].


                          Nel documento seguono le indicazioni relative alla tenuta dei registri che ripor-
                     tano tondelli consegnati e moneta coniata, alla custodia di quest’ultima, alla custodia
                     di punzoni e conii, alle modalità di esecuzione delle verifiche legali della moneta da
                     emettere, alla trafila, ecc .




                                                              NOTE


              1    Ossia un sistema di rapporti tra Stato e Chiesa, in cui lo Stato rivendicava per sé i diritti ecclesiastici .
              2    ColDaGelli 1969 .3   Pio VI, sin dagli inizi del suo pontificato, aveva mostrato di approvare l’opera del Boncompagni nelle
              tre Legazioni e il 17 luglio 1775 lo elesse infatti in pectore alla porpora cardinalizia, proclamandolo Cardinale diacono il
              13 novembre successivo . Il 23 dicembre 1777 fu creato Legato a latere della provincia di Bologna . Questa designazione
              mirava a estendere a quella provincia il piano generale di riforma dello Stato ecclesiastico progettato da Pio VI .
              4    Il vecchio sistema fiscale era fondato su imposte indirette che evitavano una contribuzione diretta ed era frenato da
              un sistema di privilegi e di massicce esenzioni che ostacolavano qualsiasi efficace iniziativa fiscale .
              5    Il catasto ordinato da Pio VI il 15 dicembre 1777 si fondava non sui rilievi in loco dei periti, ma sulle dichiarazioni
              giurate dei proprietari . A giudizio unanime dei contemporanei ne risultò un catasto di menzogne . Pertanto il 25 ottobre
              1780 fu necessario emettere un chirografo che accettava la proposta del Boncompagni di un terratico universale .
              6    La riforma del catasto, affidata alla direzione di Giuseppe Cartoni, che già aveva partecipato alla realizzazione del
              catasto milanese, fu completata . Essa però non fu seguita dalla riforma fiscale, impedita dalle resistenze dell’aristocrazia
              agraria e degli altri gruppi bolognesi . Le scelte del Boncompagni, e in particolare l’impegno fiscale che il suo piano
              determinò, gli procurarono potenti inimicizie che non si attenuarono col tempo e che in seguito pesarono sulla sua
              azione politica .
              7    Guido Antonio Zanetti (1749-1790), il nummografo che scrisse i 5 volumi di Le Zecche d’Italia, uno dei testi più
              importanti sulla monetazione italiana, fu una figura rilevante all’interno della zecca bolognese . Già nel 1768, per la
              sua fama di esperto numismatico, aveva svolto importanti incarichi di consulenza presso la Zecca . In particolare gli fu
              affidato il compito di esaminare il problema della moneta di pessima qualità che aveva invaso il mercato locale e in
              proposito contribuì alla redazione del bando pubblicato l’11 luglio 1768 che ne prescriveva e regolamentava il ritiro . Gli
              fu affidata anche l’organizzazione del ritiro della moneta vietata e alla fine eseguì il rendiconto completo della manovra .
              Per le sue doti matematiche lo Zanetti fu nominato Primo Computista del Senato bolognese nel 1778 . È probabile che
              in ciò abbia ottenuto l’appoggio del cardinale legato Boncompagni, che ben ne apprezzava le qualità avendolo avuto
              come collaboratore durante le bonifiche idrauliche della Legazione e che avrebbe contato su di lui come confidente
              per conoscere le attività del Senato (Chimienti 2011) .
              8    Lo Zanetti si confidava con l’amico Marini: […] essendosi in quest’anno qui perduto per causa del sregolamento delle
              monete più di 40/m scudi e non è pur troppo finita. Se vi fossero stati i soprastanti alla Zecca ciò non sarebbe succeduto,
              ma questo è una permessione divina per castigarci. L’affare dei quattrinelli pare si disponga per sollevare cotesti Stati,
              giacché ci compete più adattarci all’uso romano, che di lasciar correre i sesini esteri per quattrini per esservi differen-
              za di 50 o 60 per cento a nostro svantaggio. Qui non si pensa alle monete se non quando non vi è più rimedio così ci
              siamo ridotti in questo stato. Sono molti anni ch’io ciò prevedevo, ma non ha valso nulla perché non comprendono, né
              vogliono studiare questa scienza, benché sia una delle più essenziali del governo. Il Sig. Cardinale Boncompagni che ha
              intrapreso questa Legazione, ha assunto con calore quest’impegno, ed io non manco di andargli dicendo ciò che io so,
              giacché ha la bontà di ascoltarmi. Dio volesse che si formasse un provvedimento stabile per ripararci almeno in avvenire
              da questo disordine (Chimienti 2011, p . 18) .
              9    Il tentativo del governo centrale di uniformare il sistema monetario di tutto lo Stato era più che lecito ma il Senato
              bolognese lo intendeva come una perdita delle prerogative di autonomia che a Bologna erano state sempre concesse .
              10    Lo Zanetti scriveva all’Olivieri: […] Non ho prima d’ora scrittogli perché speravo di farlo a mese per mese in occasione
              di poterle umiliare il secondo tomo della mia raccolta per essere da quattro mesi ch’egli è terminato, ma ho dovuto pri-
              ma d’ora astenermene, sì per motivo della dedica fatta a questo E.mo Legato, sì perché non mi pregiudicasse al posto di

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