Page 17 - Bollettino di Numismatica Studi e Ricerche n. 4/2024
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SILVANA BALBI DE CARO
Il pensiero, l’opera, gli studi
di
Gabriella Angeli Bufalini
Scrivere di Silvana Balbi è impresa non facile e assai impegnativa: lo è per la poliedricità della
figura, per le sue elevate competenze e la grandissima cultura, che le consentivano di spaziare
con estrema disinvoltura in ogni ambito della disciplina numismatica, per i numerosissimi impor-
tanti e prestigiosi incarichi ricoperti nella Pubblica Amministrazione - e non solo -, per le molte-
plici attività svolte in ambito nazionale e internazionale con rilevanti progetti di ricerca, scien-
tifici e didattici, per la straordinaria capacità di coniugare e soddisfare le esigenze dettate dai
preminenti ruoli istituzionali con le necessità personali e famigliari, per la disarmante semplicità
e naturalezza con cui affrontava tutto questo. Ma è particolarmente difficile per me raccontare
di Silvana Balbi per la grandissima ammirazione, per il profondo rispetto e per il sincero affetto
che sono sempre stati alla base del mio lungo cammino professionale al suo fianco; difficoltà
oggi accresciuta dalla inconsolabile tristezza di dover toccare questi temi a seguito della sua
scomparsa.
Proverò in questa sede a ricostruire il suo percorso di studi e la sua lunga e articolata carrie-
ra, già consapevole dell’emozione che tutto ciò potrà provocarmi e conscia che, parlando di lei,
parlerò un po’ anche di me nel ripercorrere le tante attività svolte insieme, i numerosi progetti
avviati, la condivisione della passione per la numismatica e una infaticabile, seria e rigorosa de-
dizione al ruolo di rappresentati dello Stato: ma tutto ciò mi consentirà ancor più, se possibile,
di realizzare quanto io abbia appreso e fatto tesoro dei suoi insegnamenti, di quanto sapere mi
abbia infuso, forse a volte anche inconsapevolmente, con la sua azione, la sua parola, la sua
intelligenza, il suo sguardo vivace e sornione al contempo.
Silvana Balbi nasce il 23 marzo 1941 a Ronco Scrivia, piccolo Comune sorto nella piana
alluvionale dell’omonimo torrente nell’alta valle Scrivia, a ca. 30 km a nord di Genova, da Silvio
e da Elena Arena.
L’attività del padre, ingegnere, la portò a cambiare spesso residenza e Istituti di istruzione
sinchè, liceale, fece approdo a Cetraro, in provincia di Cosenza, dove conobbe Cristoforo de
Caro, avvocato, che sposerà nel 1967 e dal quale avrà 4 figli: Mauro, Tilde e le gemelle Chiara
e Francesca.
Terminato il liceo classico si iscrisse al corso di Laurea in Lettere dell’Università degli Studi
di Roma “La Sapienza” e si trasferì a Roma, dove rimase stabilmente.
Cetraro rimase però il suo rifugio e la sua fonte di ispirazione. I suoi lavori più belli sono
nati lì, durante il periodo di ferie estive in cui, lontano dai pressanti impegni lavorativi, poteva
dedicarsi ai suoi amati studi. In quel luogo hanno visto la luce le sue maggiori fatiche: la pre-
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