Page 5 - Bollettino di Numismatica - Materiali n. 75-2019
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Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III
Bollettino di Numismatica, Materiali 75 (2019) M. Chimienti - G. B. Vigna
La zecca di BoLogna
Parte XII
Pio VI (1775-1799), emissioni dal 1775 al 1785
di Michele Chimienti e Giovanni B. Vigna
L’epoca di Pio VI (1775-1799) e l’economia a Bologna
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre
del 1717, primogenito di 8 figli; la sua era un’antica famiglia romagnola forse originaria della Sve-
zia . Ricevette la prima educazione dai Gesuiti e nel 1735 si laureò giovanissimo in giurisprudenza
a Cesena, completando poi i suoi studi presso l’Università di Ferrara . Divenne presto Segretario del
cardinale Tommaso Ruffo e ciò segnò l’avvio della sua carriera amministrativa nello Stato . In occa-
sione del conclave del 1740, dopo la morte di Clemente XII, seguì il cardinale a Roma senza più far
ritorno nella città natale . Nel 1753, dopo la scomparsa del Ruffo, venne nominato Segretario Parti-
colare e Canonico di san Pietro dal Pontefice; fu quindi ordinato sacerdote (1758) . Il 26 settembre
1766 venne destinato all’importante carica di Tesoriere Generale con l’appoggio del Camerlengo
cardinale Carlo Rezzonico, di cui era divenuto auditore e segretario . Il 26 aprile 1773 Clemente XIV
gli accordò il cappello cardinalizio . In seguito alla morte prematura del Pontefice ebbe inizio un
conclave che si protrasse per oltre quattro mesi, svolgendosi in un’atmosfera carica di tensione,
sospetti e conflitti, suscitati dalla traumatica recente soppressione della Compagnia di Gesù .
Angelo Braschi venne eletto papa il 15 febbraio 1775; il successivo 22 febbraio fu consacrato
Vescovo e incoronato; la domenica seguente aprì la Porta Santa della Basilica di san Pietro, dando
inizio all’anno giubilare . Fu amante delle cerimonie e del fasto, mecenate, nepotista . Fin dagli esordi
del suo pontificato, tra i più lunghi e travagliati della storia, egli ruppe con lo spirito conciliante e
aperto al rinnovamento del suo predecessore e andò sempre più emarginando le forze cattoliche
riformatrici e tolleranti che avevano avuto modo di esprimersi in precedenza . Legò il suo nome
al tentativo, parzialmente riuscito, di bonificare le paludi pontine . Nel corso del suo pontificato la
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Chiesa subì gravi colpi da parte del giurisdizionalismo allora dominante . Nel giugno 1796, con
la Campagna d’Italia, Bonaparte invase lo Stato della Chiesa, occupò le Legazioni fermandosi a
Bologna, trattando con i rappresentanti papali un armistizio (23 giugno) con il quale impose pesanti
condizioni e contribuzioni, in denaro e in opere d’arte, l’occupazione delle Legazioni di Bologna, di
Ferrara e delle Romagne e la liberazione dei prigionieri politici . Con la ripresa delle ostilità si giunse
alla pace di Tolentino (febbraio 1797), che ratificò e inasprì i termini precedenti; l’anno successi-
vo Roma fu occupata dai Francesi e venne proclamata la Repubblica Romana . Pio VI fu deposto
come sovrano temporale e condotto prima a Siena, poi nella Certosa di Firenze e infine a Valence
(Drôme) dove morì poche settimane dopo, il 29 agosto 1799 .
Nei primi anni del nuovo pontificato la vita economica di Bologna vide affermarsi la figura del
cardinale Ignazio Boncompagni Ludovisi (1743-1790) . Questi era stato Vicelegato di quella sede
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dal novembre 1766 e aveva conosciuto una realtà locale dominata dai privilegi della classe nobi-
liare e del clero, che avevano ostacolato la modernizzazione della città . Nel 1767 venne nominato
Delegato Apostolico alla Commissione per le Acque delle tre legazioni di Bologna, Ferrara e delle
Romagne, ricoprendo un ruolo autonomo rispetto a quello dei tre cardinali legati: sotto la sua guida
la bonifica padana si trasformò in occasione di riforma finanziaria e politica della Legazione bolo-
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